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Norme di riferimento

La partecipazione delle Regioni alla formazione degli atti dell’Unione europea (fase ascendente) e all’attuazione della normativa dell’Unione (fase discendente) trova fondamento nel titolo V della Costituzione, che con la riforma costituzionale del 2001 ha investito le Regioni di nuove e maggiori competenze.
La materia è disciplinata dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante “Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”, e a livello regionale dalla legge regionale del 30 giugno 2010, n.13 recante “Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Autonoma della Sardegna e modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1996, n.5”.

Costituzione

Con la riforma del titolo V della Costituzione, intervenuta con la legge costituzionale 3/2001, alle Regioni italiane è stato conferito un ruolo di primo piano, sia in quanto soggetti giuridici dotati di competenza normativa primaria in numerosi settori, sia per la loro posizione nell’attuazione delle politiche comunitarie, e in particolare della politica di coesione

L. n.234/2012

Con la riforma del titolo V della Costituzione, intervenuta con la legge costituzionale 3/2001, le Regioni italiane sono state investite di nuovi e maggiori obblighi in materia di adeguamento del proprio ordinamento agli atti normativi e di indirizzo dell’Unione Europea.

L.R. n.13/2010

Il sistema di relazioni tra la Regione e le istituzioni dell’Unione europea è stato recentemente disciplinato con la Legge regionale 30 giugno 2010, n. 13