Trasporto marittimo: riconosciuti il principio di insularità e norme di maggior favore per la Sardegna nell'ambito del "Fuel EU Maritime"
Credits: foto tratta dal sito del Consiglio dell'Unione europea
Si sono svolti a Bruxelles, nella giornata di ieri, i negoziati inerenti al dispositivo "FuelEU Maritime" sull'uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel trasporto marittimo, che impatterà sul costo dei carburanti delle imbarcazioni. Il regolamento europeo riconoscerà il principio di insularità e prevedrà esenzioni per la Sardegna.
Il dispositivo è parte integrante del più ampio pacchetto legislativo "Fit for 55", presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, contenente una serie di misure intersettoriali finalizzate a ridurre, a livello europeo, le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.
Il Fuel EU Maritime è destinato a produrre costi più elevati - oltre che, secondo le stime degli operatori del settore, minori collegamenti - per i trasporti marittimi, contribuendo ai già rilevanti sovraccosti insiti nella condizione insulare che gravano su cittadini e imprese.
La Regione Sardegna, grazie alla propria iniziativa condotta a Bruxelles secondo uno schema multi-attore, ha ottenuto importanti esenzioni nell’applicazione del Fuel EU Maritime che permetteranno, per le rotte oggetto di convenzione od obblighi di servizio pubblico, condizioni di trasporto che non saranno onerate dall’atteso rincaro delle tariffe di cabotaggio marittimo.
Le rotte di interesse regionale sono quelle afferenti ai collegamenti Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, Napoli-Cagliari-Palermo e Civitavecchia-Olbia.
Al di là delle esenzioni in sé, è di estrema importanza l'introduzione di una sorta di "clausola di insularità" in un dispositivo legislativo europeo che insiste in un settore di importanza strategica per il territorio regionale sardo.